GENESI Capitolo 6
5 -Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. 6 – E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. – 7 – Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, PERCHE’ SONO PENTITO d’averli fatti». 8 -Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
Il signore sarebbe “l’essere perfettissimo creatore e signore del cielo e della terra”. Evidentemente ha sbagliato in maniera clamorosa visto che gli uomini da lui creati risultano così malvagi da farlo pentire di averli creati. Dunque Dio certamente perfettissimo non è e a pagare le conseguenze dei suoi errori sono gli uomini, non lui. Ma Dio è anche onnisciente. Dunque ancor prima di crearle sapeva benissimo come sarebbero finite le sue creature. Allora, perché le ha create? Il signore sarebbe anche “infinitamente buono e misericordioso” oltre che onnipotente.
Nella sua onnipotenza bastava che schioccasse le dita e tutte le sue creature avrebbero perso ogni malvagità. Ma nella sua conclamata misericordia sceglie lo sterminio di uomini donne e bambini nonché di tutti gli animali facendoli affogare nel diluvio universale (naturalmente per scatenare il diluvio non ha dovuto fare altro che schioccare le dita).
Ma poi ha consentito a Noè di costruire l’arca e così gli uomini si sono riprodotti e moltiplicati e hanno ripopolato la terra insieme a tutta la malvagità di prima del diluvio (ma Dio non lo sapeva? Già ne aveva le prove) in maniera che oggi e lungo tutta la storia miliardi di bambini, donne e uomini hanno vissuto e continuano a farlo in un inferno quotidiano. La lungimiranza e la misericordia di Dio sono indubbiamente eccezionali.
Ma poiché l’arca e la ripopolazione della terra hanno evidentemente avuto il consenso di Dio (e improbabile che qualcosa accada a sua insaputa ), ne consegue che Dio ha voluto e vuole che il mondo sia un inferno per gran parte degli uomini, vale a dire che Dio – se esistesse – sarebbe un sadico a fronte del quale il marchese De Sade e il dott. Mengele sarebbero dei fiorellini !
Libia: gli orrori, le torture, le violenze a cui vanno incontro i migranti che sono costretti ad attraversare il paese per arrivare sulle coste del Mediterraneo. Nove su dieci portano ancora i segni delle violenze sul loro corpo. Insomma, tutto quello che può venire in mente a un sadico, in Libia è stato ben eseguito. Ma non finisco mai di avere sorprese, c’è sempre qualcuno più sadico di altri.
VANGELO La credenza popolare che sia venuto dal cielo un bimbo ebreo nato da una madre vergine, che sia morto per tre giorni così da ascendere poi al cielo in una nuvola e poi far si che tu viva per l’eternità solamente se mangerai simbolicamente della sua carne e berrai il suo sangue e gli confermi telepaticamente che lo accetti come tuo signore e Dio cosicché lui possa rimuovere dalla parte spirituale del tuo essere ogni forza del male che esiste in tutti gli esseri umani perché una donna perversa nata da una costola di uomo fu circuita da un rettile parlante posseduto da una angelo traditore così da mangiare di nascosto un frutto proibito da un albero magico, è del tutto plausibile.
MEGLIO TARDI CHE MAI. LA CHIESA SI SCUSA PER LA SHOAH AFRICANA (di Pietro Veronese)
All’ ultimo giorno dell’ultimo mese del Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, i vescovi del Ruanda hanno preso una importante decisione: hanno chiesto scusa – e forse potremmo dire perdono – per i torti commessi dalla chiesa nel genocidio del 1994. Il loro atto di contrizione è stato letto in tutti i luoghi di culto cattolici del Paese. Sono passati 22 anni ma non è mai troppo tardi. I fatti dell’aprile-luglio del ’94 dovrebbero essere iscritti a lettere di fuoco nella memoria di tutti, ma il fatto è che pochi, almeno da noi, ricordano questa shoah africana nella quale si stima siano morte almeno un milione di persone. Gli estremisti della maggioranza Hutu che detenevano il potere decisero lo sterminio della minoranza Tutsi e quasi riuscirono a portarlo a termine. Nei cento giorni che durarono i massacri che cosa fece la Chiesa? Praticamente niente. I suoi vertici tacquero, e tra i membri del clero ci furono eroi e criminali, martiri e aguzzini. Da allora la posizione ufficiale è stata che i colpevoli dovevano pagare, ma la Chiesa istituzione, legatissima al regime all’ombra del quale era maturato il progetto genocida, aveva sempre negato ogni responsabilità. Eppure nei cento giorni in cui centinaia di migliaia di vittime innocenti vennero abbattute sotto gli occhi di tutti anche da bravi cattolici armati di machete, nessuno parlò. Le chiese dove donne uomini e bambini avevano cercato rifugio furono trasformate in orrendi carnai, e nessuno parlò. Preti e suore additarono agli assassini i nascondigli dei Tutsi, e nessuno parlò.
Oggi la chiesa chiede perdono e per i sopravvissuti del genocidio diventa più facile credere in dio ! ?
PENSIERO Avete mai pensato a quale maledizione sia per miliardi di esseri umani il fatto che si deve mangiare ogni giorno e ogni giorno si deve evacuare ? Quest’ultimo atto è un enorme problema quando si vive in uno slum con 20mila persone o più, senza l’ombra di una fognatura o un semplice scolo.